PARLIAMO DI VIAGGIO
Il viaggio è maledire il treno che non ti ha aspettato. E’ il panino che hai pagato più di una cena al Ritz e fa pure cagare! Il viaggio è sudore e fatica, lacrime versate mentre cammini con la febbre alta e una tachipirina nel cu..sedere. Il viaggio è godimento tra coperte di raso e pelle al sole su spiagge bianche. Il viaggio è pioggia improvvisa e mutande fradice. Il viaggio è “dove cazzo ho messo l’imodium?”
Il viaggio è attesa in aeroporto e sonnellini sdraiati a terra. Il viaggio è fatto di risate nei pub insieme a sconosciuti, di frasi dette a caso perché tanto non hai capito nulla di quello che dicono.
Il viaggio fatto di sorrisi e di colpi di tosse. Di dita schiacciate nella portiera e di panorami che ti fanno perdere il fiato (più delle dita chiuse nella portiera).
Il viaggio è essere puntuale, o in anticipo, o in ritardo o, “chi se ne frega tanto sono in viaggio!”
Il viaggio è tutte le stramaledette cose perse negli ostelli, le foto non scattate o quelle dove hai la faccia come il culo. Il viaggio sono i bicchieri di birra bevuti al tramonto e i momenti di silenzio. E’ l’abbraccio dato ad un albero e il suono della sveglia ad orari improbabili.
Il viaggio è “ma dove cazzo siamo?” ma anche “se non ci fossimo persi non lo avremmo mai visto!”
E’ il braccio teso ad indicar qualcosa di straordinario. E’ avere gli occhi sgranati dallo stupore e i brividi lungo la schiena.
Il viaggio è qualcosa che arricchisce te nell’animo e i negozianti nel portafogli.
Il viaggio è la migliore scuola di vita. Il miglior modo di sentirsi liberi, di capire come si gestiscono i soldi e del come avere cura dei propri averi. In viaggio impari la condivisione e la generosità. Apprezzerai anche i momenti di solitudine, durante i quali potrai pensare solo a te.
Il viaggio è fatto di strade sterrate, di sentieri tortuosi e di grandi autostrade.
Il viaggio del: “bambino piantala di dare i calci al mio sedile altrimenti sarò costretta a chiamare il Signor Lufthansa per farti mettere sulla lista no-fly finché non ti spuntano i peli in petto!”
Il viaggio in treno con l’odore di mortadella (perché fanculo, provate a dirmi che sbaglio ma, in ogni scompartimento c’è sempre qualcuno con un panino alla mortadella in borsa!)
Il viaggio del “voglio tornare a casa mia” e del “che cazzo ci torno a fare a casa?”
Il viaggio delle domande, delle risposte, dei perché e dei capelli che non lavi da 5 giorni.
Il viaggio dei sapori nuovi e del “passami un tovagliolo che devo sputare sta roba!”
Il viaggio delle speranze perdute e dei sogni ritrovati, dei balli scatenati in silenziosi campi di grano e le docce calde di fine giornata. La musica nelle orecchie e le vesciche ai piedi. Lo smalto che se ne va e i baci rubati.
Il viaggio è aver voglia di ripartire quando ancora non sei tornata.