Sembrerebbe il nome di una bevanda messicana “Mi dia una birra e due elcito al limone grazie”, invece, è uno dei borghi più affascinanti che abbia scoperto sino ad ora. Tra il verde delle foreste, in cima ad un acuminato promontorio, si nasconde questo piccolo agglomerato di case in pietra. Abitato da una manciata di persone (ci sono più pedine nel monopoli), il paesino è stato da poco ristrutturato in maniera sapiente ed offre la possibilità, a pochi fortunati, di poter soggiornare in questo angolo silenzioso del mondo. Talmente privo di rumori che andrebbero vietate scarpe che scricchiolano e braccialetti tintinnanti.

Come risucchiata da una porta spazio temporale, mi avvicino alla stretta piazza in maniera quasi reverenziale, in punta di piedi, per non disturbare le farfalle che si rincorrono al di sopra dei cespugli. Ce ne sono a decine e vederle fluttuare e volare in maniera acrobatica senza mai urtarsi è un vero spettacolo. Sono rapita da questi movimenti e il profumo di resina e fiori m’ inebria. Non vedevo una tale confusione d’ali da quando ero piccolina; prima il mondo era diverso: durante le notti d’estate milioni di puntini gialli si illuminavano ad intermittenza rendendo magico qualsiasi luogo. A pensarci bene non vedo una lucciola da anni ormai e anche le farfalle  in effetti, sono rarissime da scovare, ogni volta che mi capita di vederne una esulto come se avessi vinto al bingo.

Cerco di seguire con lo sguardo quella bianca, la più grande di tutte, muovo la testa prima a destra poi in alto poi giù verso il pendio e a destra di nuovo, ecco che si confonde tra le altre poi si ferma su un fiore poi riprende il volo verso sinistra e poi mi passa sopra la testa e giù in picchiata sui lacci delle scarpe…la mia espressione è così stupita ed emozionata che, immagino di assomigliare vagamente allo sbigottito cacciatore di farfalle di Carl Spitzweg, ma senza retino.

Sembra che Elcito non abbia nulla da offrire, non ci sono né bar né negozi ed il telefono non prende ma non è così, Elcito regala l’unica cosa che non si può comprare: la serenità.

E….uno dei bagni pubblici più fighi della storia!

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