La strada è deserta, non mi passa nemmeno per l’ anticamera del cervello la possibilità di forare e non sapere come raggiungere la prima area di servizio. A pensarci bene…ci saranno aree di servizio?
L’ingresso al parco mi crea un certo scombussolamento; hai presente quando aspetti da tanto di vedere un luogo e alla fine ti ritrovi davanti ad una sbarra elettrica, col motore acceso, pronta ad ingranare la marcia? L’emozione ti infuoca lo stomaco e cominci a sorridere prima ancora di arrivare al parcheggio.
All’interno del parco ci sono degli autobus che accompagnano lungo tutto il percorso facendo sosta in prossimità dei diversi punti panoramici. Io ho solo una giornata per godermi tutta questa meraviglia ma, se hai programmato di restarci più giorni, puoi pianificare escursioni differenti; puoi persino scendere all’interno della gola dove scorre il fiume o, passare da una parte all’altra del canyon per godere del tramonto da più angolazioni.
Qualunque sia il giro organizzato c’è solo una cosa che dovrai tenere bene a mente: portare una torcia! Mettila nello zaino, in tasca o attaccata alle chiavi dell’auto, non importa dove, la cosa fondamentale è che ti ricordi di portarne una con te.
Io mi sono ritrovata a saltare come una scimmia nella giungla. In mancanza di liane, mi attaccavo a tutte le braccia dei turisti, passando di persona in persona più rapida di Cita e più scaltra di Tarzan. Mi sono lasciata guidare da chiunque accettasse di “darmi un passaggio” sotto braccio. Qui nel Grand Canyon non fa buio…scendono le tenebre! D’altronde non ci sono fonti di luce per chilometri e chilometri e, nonostante le stelle qua siano qualcosa di straordinario, non si riesce a vedere neanche la punta del proprio naso. Perciò, se hai intenzione di ritrovare l’ auto dopo aver fatto i doverosi settecentomila scatti alle rocce del Grand Canyon bagnate dal sole che tramonta, assicurati di avere una pila.
A proposito di tramonto, qui, ti mozza il fiato, più dei settantadue gradini dell’ingresso del Philadelphia Museum of Art (Rocky scansate proprio!). Tutto il Canyon si tinge di tonalità arancio e rosse, le striature della roccia risaltano a contrasto con l’azzurro del cielo e il silenzio scandisce il tempo. La natura ha un sapore tutto particolare quando non viene contaminata da nessun intervento dell’uomo. Qui persino un flebile raggio di sole ha il suo glorioso posto nel mondo.