A Londra hanno a cuore la Natura. Lo dimostrano i grandi parchi tenuti con estrema cura, gli animali selvatici che ci vivono all’interno e gli innumerevoli incontri e visite organizzati nelle aree verdi durante tutto l’anno.
Oltre a quelli cittadini, accessibili a tutti, ci sono i giardini di quartiere, posizionati al centro di blocchi di edifici e, protetti da cancelli che si possono aprire soltanto con una chiave riservata ai residenti. Con un po’ di fortuna si riesce a buttare lo sguardo all’interno di questi scrigni verdi e ci si meraviglia della ricchezza e diversità di piante e fiori; si scorgono talvolta fontane, campi da tennis, panchine in legno e tappeti erbosi. Alcuni hanno delle luci in ferro battuto incredibilmente belle, probabilmente risalenti all’inizio del secolo scorso, altri un piccolo spazio in sabbia per far giocare i più piccoli.
Per prendersi cura di così tanti spazi verdi ci sono le ‘Wildilife Trust’ : ben 46 enti di beneficenza che, sparsi sul territorio, si occupano della conservazione e della salvaguardia della Natura e dei suoi abitanti. Ogni quartiere ne ha uno, talvolta più di uno, ed è proprio grazie ai membri di queste organizzazioni che lavorano con passione, che si possono visitare luoghi perfettamente puliti e che non subiscono alcuna modifica all’equilibrio naturale del posto. Insomma, Londra, una delle metropoli tra le più grandi e visitate al mondo, città in continua evoluzione e cambiamento, preserva con estrema attenzione gli spazi all’aperto, fonte di svago, di relax e aggregazione.
Walthamstow Wetlands si trova nel quartiere di Waltham Forest ed è una riserva naturale di poco più di 200 ettari. A pochi passi dalla stazione di Tottenham Hale (dieci minuti a piedi), in un’area urbana periferica in costruzione. All’ingresso del parco si trova un’antica Engine House in mattoni rossi risalente alla fine del 1800. Lo splendido edificio adiacente al fiume Lea, è stato trasformato in un accogliente shop and café, con sedute all’interno e all’esterno ed accesso disabili.
Proseguendo il percorso ci si potrà rendere conto di quanta vita c’è intorno a noi. Qui è possibile avvistare più di venti specie diverse di uccelli, diversi mammiferi e tantissimi insetti ed invertebrati. Il bacino d’acqua al centro del parco è enorme e lungo le sue coste ci sono casotti in legno per il bird watching. La città non è molto distante, la stazione dei treni nemmeno, eppure si respira aria pulita e ci si immerge in un silenzio quasi surreale. Grazie ai tavoli da pic nic e alle escursioni guidate giornaliere e completamente gratuite, il parco è frequentato da anziani e bambini, che rendono l’atmosfera ancora più gioiosa e sicura.
Passeggio fino a quando il peso del bagaglio sulla schiena non si fa gravoso. Cerco di capire cosa stiano osservando i visitatori armati di cannocchiale che ogni tanto si fermano lungo l’argine in cerca della loro preda. Mi sembrano un gruppo di stalker dei volatili, eppure, vorrei riuscire a vedere anch’io in alta definizione quei piccoli pennuti dalle piume colorate. Si sta proprio bene qui. Dopo aver perso in una sola ora la quota di sudore consentita in un giorno, torno verso l’ingresso, attraverso la strada e vado a bermi un’ultima (meritatissima) birra in uno dei pub più belli della periferia londinese. (un vero colpo da maestro!)
Peccato non avere la stessa educazione ambientale e rispetto anche in Italia. Eppure noi avremmo di che preoccuparci ed invece, ci sono parchi cittadini bellissimi coperti da un infinità di spazzatura prodotta da ignobili genitori che organizzano feste con coriandoli metallici di carta ignifuga e palloncini colorati che poi, giustamente, lasciano a terra insieme a bicchieri, tappi e mozziconi di sigaretta. Mi va quasi di traverso la birra per il nervoso e penso che, queste persone, avrebbero potuto fare tutto nella vita, ma proprio tutto…tranne riprodursi.