Quando siete in fila al gate.
State tutti in piedi gli uni vicini agli altri, come salami appesi ciondolate per preservare il vostro spazio vitale.
Mettete la borsa a terra qualche secondo poi, la rimettete sulle spalle. Pesa un bel po’. Avete barato di circa un paio di chili si vede.
Il Gate è ancora chiuso perciò, la riappoggiate a terra. Che indecisione vero? Se la fila iniziare a scorrere?
Rimettete la borsa in spalla.
Ma no dai, qui non si muove di un millimetro. Ve la sfilate e la rimettete a terra.
Datevi un contegno e che cazzo. Fate finta di essere personcine normali.
Sono qualche passo dietro di voi e vedo ogni vostra mossa.
Adesso date uno sguardo al biglietto per controllare il posto.
Poi, vi guardate intorno per indovinare il vostro vicino di viaggio. Forse la bionda ottantenne? O il ragazzo coi tatuaggi in fronte? Magari quel brizzolato dall’aria elegante o la giovane mamma con bambini e minigonna. Chissà.
Ricontrollate il biglietto per essere certi del numero.
Con discrezione adocchiate il colore dei passaporti delle altre persone.
Vi state annoiando si vede.
Ricontrollate il biglietto, ancora una volta, solo per essere sicuri di averlo ancora in mano.
La fila non scorre anzi, si allarga creando forme strane, prima a bruco, poi ad imbuto e poi…a frittella alla crema.
Qualcuno si alza dalle poltroncine della sala d’attesa e cerca di infiltrarsi come il grasso del prosciutto tra i denti. Lo lasciate passare tanto c’è posto per tutti.
A proposito, in che fila siete seduti? Guardate il biglietto.
Ancora.
Poco più avanti uno che voleva fare il furbo è stato appena allontanato dalla fila come un candito dal panettone. Lo hanno sollevato con due dita prendendolo per la giacca e lo hanno spostato di lato, fuori da quella strana forma geometrica chiamata fila.
Dite la verità avete ancora voglia di guardare il biglietto?
Dai trattenetevi. Non ci pensate. Vi offro io un’alternativa.
Leggete IN CODA!
Lo spazio dove vengono raccolte piccole storie che vi faranno compagnia nei momenti d’attesa.
Così eviterete di sembrare dei pirla che controllano il biglietto ogni cinque secondi.
Buona lettura!
Dimenticavo, vedete lì sulla destra quell’uomo che addenta il panino con sardine e cipolla?
Sarà proprio lui lo sconosciuto compagno di viaggio.








