Autore: Leo Buscaglia

Che libro meraviglioso!

Leo, professore di filosofia e scrittore, di origine italo-americane, intraprende un Grand Tour d’Oriente alla ricerca di se stesso, della sua parte interiore, la sua vera natura.

Giappone, Cina, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Bali, Sri Lanka, India meridionale, Calcutta, Kashmir e Nepal, sono le tappe di questo assurdo peregrinare che appare, capitolo dopo capitolo, una delle cose più naturali e sensate che si possa fare nella vita: uscire in strada e parlare con la gente investigando sull’esistenza, sul valore della vita e sulla nostra più intima natura. E quando a metà strada verrà l’irrefrenabile voglia di poter avere lo stesso tipo d’esperienza, Buscaglia ci ricorda che:

“La mia via può essere solo mia e se le sarò fedele un giorno mi condurrà a trovare me stesso. La vostra via può essere altrettanto valida e vi condurrà a voi stessi: il solo luogo che vi compete.”

Non è solo diario di viaggio, questo libro è una storia scorrevole, di piacevole lettura, dove i luoghi e i personaggi diventano immediatamente familiari. Guardo sempre con invidia a viaggi di questo tipo, fatti di umiltà, stupore e meraviglia; giornate passate senza una vera pianificazione eppure inevitabilmente riempite da interessanti persone e stupefacenti scoperte che inevitabilmente colmano il cuore, gli occhi e la mente.

Il calore soffocante, i templi antichi, la confusione di voci e d’odori, il riso bollito, i monasteri zen, le università con gli studenti senza futuro, i mendicanti, le opere coloniali e le amicizie che nascono sorseggiando un tè.

“Non attaccarsi a nulla, tanto prima o poi tutto è destinato a scomparire…”

Ho letto di paesi colorati, pieni di vita, di energia e profondamente ospitali. Quello che rende grandioso questo viaggio non sono i magici tramonti o l’alba che dipinge laghi e piantagioni, non sono i pasti caldi che profumano di curry o le serate di gala negli alberghi di lusso dei vecchi coloni. Non sono le passeggiate tra i vicoli secondari pieni di fascino e sorrisi e nemmeno le vette raggiunte faticando e le risate sincere difronte ad una bottiglia di rum. Il segreto perché un viaggio si possa definire tale lo fanno le persone incontrate. S’imparano così tante cose ascoltando gli altri che, se presti loro attenzione, alla fine riesci a capire anche come ascoltare te stesso.

“L’uomo no deve odiare nessuna creatura vivente. Deve avere amicizia e compassione per tutti. Deve liberarsi dalla logica dell’ “io” e del “mio”. …Il segreto dei segreti è la saggezza. La conoscenza è il sacro del sacro, il bene dei beni, e deve essere rispettata anche dalle teste coronate. Privo di conoscenza l’uomo è solo un animale.”

Ho amato questo libro.

 

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