Autore: Agatha Christie

La Regina dei gialli ha viaggiato moltissimo e nei suoi diari si ritrova tutto il gusto di un mondo passato. Ci separano quasi cent’anni ma le realtà che descrive sono così affini al nostro quotidiano che vien quasi il pensiero che…alla fine della fiera…non è che siamo evoluti e migliorati così tanto. Anzi.

In viaggio con il suo secondo marito, l’archeologo britannico Max Mallowan, gira l’Italia, la Francia, la Grecia e la Siria, dove per molto tempo vivrà aiutando il coniuge nella documentazione dei numerosi scavi disseminati in giro per il Paese.

Dai suoi appunti di viaggio nasce un romanzo divertente, a tratti esilarante, pieno di curiosità sui costumi locali, di descrizioni di luoghi ancora non toccati dal turismo e di etnie agli antipodi che si incontrano.

Lei è una donna autoironica, con qualche acciacco, con alcune paure ed un caratterino niente male!

Tra lunghi viaggi in auto, cuochi che non sanno cucinare, piogge incessanti, topi, letti con le pulci, donne col velo, cieli stellati e lavoratori fuori dall’ordinario…Agatha ci conduce nella sua vita privata fatta di aneddoti preziosi e realtà che si mescolano e lo fa con sincerità e maestria.

“…Tutto appare strano in una comunità in cui il valore della vita umana non è considerato importante. …Abituati come siamo alla nostra idea occidentale dell’importanza della vita, ci risulta difficile adattare il nostro modo di pensare a una diversa scala di valori. Eppure per la mente orientale il ragionamento è abbastanza semplice. Siamo destinati a morire, una volta nati, la morte è inevitabile….questa remissività al destino sgombera il campo da quella che è diventata la maledizione del nostro attuale mondo: l’ansietà. Forse non c’è libertà dal bisogno, ma certamente vi è libertà dalla paura…”

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