Nel 1951 Totò cantava:
“Femmena,
 si ddoce comme ‘o zucchero
però ‘sta faccia d’angelo
te serve pe ‘ngannà…”
Erice non è come la Malafemmina di questa canzone, non inganna nessuno anzi, si mostra in tutta la sua delicata semplicità, però… qualcosa come lei ce l’ha: la dolcezza.
Chi se ne frega delle casette basse con le finestre in legno aperte e le tende di trine che svolazzano in alto come il mantello di Superman. A chi importa di calpestare una strada antica con la pietra liscia che disegna dei quadrati perfetti a terra. Non ci importa nulla se la vite trova spazio per arrampicarsi tra le sottili fessure della roccia e i fichi d’india sono gonfi e rossi sotto il caldo sole di mezzogiorno. E poi diciamolo, chi se ne frega se le piazzette hanno un’inconfondibile gusto retrò con quel rilassante silenzio, le panchine in legno, la fontanella che gocciola ed il tendone del bar teso sui tavolini.

La cosa veramente importante è….

…..trovare le pasticcerie aperte!

Erice è un vero spettacolo! Un misto tra un set di un film spaghetti western, (con le facciate delle case che sembrano di cartone sorrette da travi incastrate nel terreno) e una scena pubblicitaria di Dolce e Gabbana, manca solo di vedere delle modelle con vestiti variopinti scontrarsi con donne col tubino nero e il foulard in testa.

La semplicità di questo paese lo rende incantevole, una vera piccola chicca e…a proposito di zucchero…qui ce n’è così tanto che Enric Bernat sarebbe impallidito.

Come si fa a resistere? Vetrine traboccanti di piccoli dolcetti alla pasta di mandorle, con colori e forme della frutta, dolcetti con canditi, pasta di mandorla agli agrumi, al rum, ricoperta di cioccolato…la frase “uno di tutto” con molta probabilità è stata detta qui ad Erice per la prima volta da qualcuno che, nell’indecisione, non voleva farsi sfuggire un solo dolcetto paradisiaco.

Dovrebbero esserci piccole Erice sparse in tutta Italia, così da poter concedere a chiunque quell’oretta di pura delizia: una passeggiata rilassante, un dolcetto gustoso e i tiepidi raggi del sole che lentamente si allontana per andare a riposare.

 

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