Immaginiamo per un attimo che la memoria sia come una grande suite d’albergo cinque stelle superior e che ogni reminiscenza sia un elegante versione di me. Ogni stanza ha il suo tema, i pensieri e i ricordi si ritrovano seduti su comodi divani o intorno a tavoli ovali in legno massello. I più vecchi stanno sonnecchiando su morbidi letti con cuscini in seta e i più timidi si nascondono nei capienti armadi insieme a segreti e vergogne.
Quando ritrovo delle vecchie foto, è come ritrovare la chiave di quella suite. Ma entrare significherebbe far disordine in un ambiente con degli equilibri già sperimentati, perciò mi abbasso come un ficcanaso in un corridoio vuoto, e spio dal buco della serratura.
Li vedo i miei lontani ricordi, son tutti lì, un po’ impolverati e sovrappeso ma li riconosco.
Laggiù in piedi davanti la consolle dorata c’è il momento in cui ho comprato un cestino di fragole e di mirtilli da un produttore locale, sta conversando con la fila fatta per acquistare del formaggio direttamente dal piccolo caseificio; poco più in là noto il profumo e la fragranza della baguette appena sfornata e spezzata a mano per poterla farcire, mi sembra di poterne sentire ancora il sapore. Puntando lo sguardo verso sinistra, scovo vicino le poltrone davanti la grande porta finestra, l’allegria di quella corsa a piedi nudi sull’erba e le piccole ghiande colte da terra mentre scattavo delle foto alla costa alberata.
L’Île D’Orléans è meravigliosa. Si raggiunge in auto e dopo aver percorso i primi cento metri ti rendi conto che non vorresti più andar via. Guidiamo lentamente come quei treni regionali che all’avvicendarsi di un centro abitato sembrano sempre sul punto di fermarsi. Ogni casa è meravigliosa.
“Guarda quella! Quella è la mia preferita!”
“Oddio e quella laggiù a destra? Guarda che bel tetto!”
“E quelle due casette con l’altalena in giardino?! Non sono favolose?!”
“Anzi no ecco! Quella azzurra laggiù è la più bella di tutte!”
“Però anche questa gialla! Ha anche l’affaccio sul fiume!”
“E questa col vigneto! Ti prego torna un attimo indietro!”
Foto scattate sporgendomi dal finestrino, per racchiudere in un immagine sfuocata tutto l’entusiasmo provato per un luogo incantevole.
Ho sempre sognato di vivere in una villetta con un fazzoletto di terra e dei vicini adorabili, una comunità rispettosa della natura e sempre allegra. Ed ecco qui…bastava venire in Canada per trovare un luogo simile.
Un’ isola che spero di poter visitare di nuovo; qui puoi trovare percorsi ciclabili, lunghi sentieri per passeggiate rilassanti, buon cibo genuino prodotto da piccole farm locali, tanta natura, dell’ ottimo vino e la gentilezza e la calma che ci si aspetta di trovare in Canada.
Forse questo, è un bel posto in cui vivere.






















