A Monopoli da Settembre a Novembre si svolge la rassegna artistica PhEST.
L’ho amata così tanto che non potevo che consigliarla. In una delle più belle città della Puglia (sfido a trovare un posto brutto in questa Regione), per tre mesi l’anno l’arte si sparge a macchia d’olio, come nebbia sul palco di un concerto di musica rock. Fotografie, installazioni e video, contaminano gli ambienti del centro storico che si tinge di mille colori.
Le esposizioni sono dislocate nel cuore di Monopoli. Visitando la mostra perciò, si può avere accesso a dei siti storici altrimenti chiusi come ad esempio: antiche stalle, chiese sconsacrate, ville disabitate, abitazioni che paiono cantieri con degli affacci privilegiati sullo splendido porticciolo. E ancora… vicoli, lungomare e castello. Un percorso che ti terrà occupato per almeno un paio d’ore ma che ti permetterà di visitare per intero anche tutto il centro storico. Gli artisti in esposizione provengono da tutto il mondo, hanno tutti un approccio così personale, che non sarà difficile scovare quello che è più congeniale ai propri gusti.
Io ad esempio quest’anno ho amato l’inglese Phillip Toledano. Un artista che seguo e che mi suscita forti emozioni con la sua fotografia costruita, morbida e d’impatto.
C’era anche Robin Schwartz che da circa vent’anni fotografa la figlia Amelia con animali provenienti da tutto il mondo (quanta invidia che provo per questa ragazzina!).
L’artista Tanya Tkachova invece fotografa la madre, nella sua casa in Bielorussia. I suoi scatti sono intimi, semplici, veri. La vita di una donna sola, che vive in un’umile dimora e che compie azioni quotidiane sotto la lente impietosa della macchina fotografica.
Monopoli diventa quindi un teatro a cielo aperto, nel quale arte e spettatori si confondono, si uniscono e creano sinergie; il vecchio e il nuovo si mischiano, i colori invadono il grigio dei muri scrostati, la polvere prende vita con i suoni dei video trasmessi in loop. Credo che sia una tappa obbligatoria per gli amanti della fotografia ed io, il prossimo anno, sicuramente non mancherò.












































































































