Una delle più belle chiese neogotiche del mondo, risalente al 1829 e che a tutt’oggi conserva un fascino incredibile. Una miriade di intagli in legno che decorano l’interno, il soffitto turchese punteggiato da centinaia di stelle, decine di colori che si alternano nell’abside, così luminosi da far invidia ad un palcoscenico di una rockband. Infine c’è lui: un organo gigante che conta ben sette mila canne e che, quando viene suonato, ha così tanta potenza da farti entrare la musica in petto come un pugno.

Le foto che vi mostro non sono perfette lo so, ma non le raddrizzo perché vanno bene così, un po’ storte e sfuocate, all’epoca non davo molta importanza al risultato, mi servivano solo a ricordarmi del  momento che stavo vivendo. Le facevo per me e non per gli altri.

Negli ultimi anni sono nati molti musei che definire folli è riduttivo. Sale intere adibite a luoghi dove farsi selfie, giocare con palloncini, gonfiare palloncini, scoppiare palloncini, decorare palloncini, tuffarsi tra le palle, rompere le palle…. dondolarsi come scimmie in un set dalle pareti color pastello, stanze piene di neon che ti abbagliano e ti fanno fare foto “artistiche” per sembrare “cool”.                                Pare che più non raccontino nulla e più la gente ne vada matta. Se domani mi mettessi per strada con dei cartonati con i luoghi più strani immaginabili come ad esempio: una foresta che dei robot che si calano dalle liane, o un campo di fiori che invece di profumare puzza…e fornissi dei costumi da Transformers e delle maschere antigas per farsi i selfie davanti a quegli sfondi…sono certa che farei i miliardi!

Io mi domando: cosa significa lo stupore?

Se lo chiedo al motore di ricerca mi suggerisce: ‘senso di grande meraviglia, incredulità, disorientamento provocato da qualcosa di inatteso’.

Come ci si può stupire per un palloncino colorato o un muro sul quale sono stati attaccati delle lampadine e delle figurine a forma di palma? Puoi sentirti disorientato per una cornice in polistirolo con i glitter rosa  la cui insegna attaccata in basso recita: “la più luccicante del reame”?

Entrando in questa chiesa mi sono stupita, ebbene sì, ho provato quella meraviglia sana di una persona che sta scoprendo nuove cose: c’erano tutte quelle sfumature di colore che dalle vetrate si trasferivano sulle sculture e sulle colonne, un’atmosfera che non ha nulla a che vedere con la sobrietà delle chiese; mi sono unita subito a tutta quella gente che stava col naso all’insù ad osservar le volte stellate.

Ogni singolo centimetro di questo luogo è stato modellato, scolpito, costruito, assemblato e dipinto da uomini che hanno messo sapienza sudore fatica ed estro in quello che stavano realizzando.

Faccio fatica a pensare che noi non siamo più capaci di simili opere. Siamo caduti così in basso? Rompono il cazzo in continuazione con la storia dell’inquinamento e poi… progettano, finanziano e realizzano interi spazi adibiti a giochi in plastica. Invece di insegnarci i nomi degli alberi e farci ascoltare della buona musica, ci spingono a tornare bambini, come se non fossimo già abbastanza deficienti.

Sono felice siano ancora in piedi queste basiliche, che non sono solo un luogo di culto per i credenti, sono soprattutto la dimostrazione di quante incredibili capacità e virtù possiede l’uomo e di quanto purtroppo molto spesso ce ne si dimentichi.

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