In Piazza Santissima Annunziata, proprio alla fine della Loggia dei Servi di Maria, in angolo, accanto a Palazzo Grifoni (famoso per la storia della giovane donna che, in attesa del marito che era partito per la guerra, passò la sua vita affacciata alla finestra in attesa del suo ritorno. Quella finestra, è ancora aperta.) c’è una piccola chiesetta che passa inosservata.

Si tratta di un antico oratorio edificato nel 1599 e che dal 1911 è occupato dalla “Venerabile confraternita di San Girolamo e San Francesco Poverino in San Filippo Benizi”, una congregazione laica che porta avanti una tradizione unica e preziosa: la funzione liturgica in latino secondo il rito romano.

Ogni domenica dalle 9 alle 10.30, il primo venerdì del mese alle 18 e i venerdì del periodo di quaresima alle 17, questi sono i giorni in cui è possibile, gratuitamente, partecipare alla funzione. Vi sembrerà di essere tornati indietro di un secolo.

L’intero ambiente venne ristrutturato nel 1700, l’unica navata ha una volta completamente affrescata con colori pastello. Non si direbbe ma, in questo modesto luogo, ci sono opere di pregio: il Crocifisso scolpito e dipinto da Andrea del Verrocchio, del 1475 (ora in deposito temporaneo presso il Bargello) è forse il più prezioso. Alla sinistra dell’altare invece, protetto da una teca, si può osservare un crocifisso ligneo ‘della buona morte’ risalente dal XIV sec.

L’organo a canne si trova sopra il portone d’ingresso e risale al 1800 ma, l’opera più antica di tutto l’oratorio, è una statua in terracotta di San Girolamo che risale alla seconda metà del 1400.

Un luogo fuori dal tempo, lontano dagli sguardi della folla, che continua ad esistere e resistere da secoli.

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