Voluto da Caterina I come residenza estiva (poraccia s’è fatta costruì na casetta), questo palazzo azzurro e bianco si trova a circa venticinque chilometri da San Pietroburgo. Diciamo che ad un certo punto a cinquant’anni dall’inizio della sua realizzazione, la zarina che le successe si fece prendere un po’ la mano. Ben cento chili di oro vennero utilizzati per le statue e i decori della facciata.
Ci volle Caterina II, imperatrice dai gusti meno dispendiosi. Con lei il Palazzo assunse la forma e lo splendore che possiamo ammirare ancora oggi. Una residenza senza dubbio elegante, un parco incredibilmente esteso e un lago dalle dimensioni di tutto rispetto. Qualche statua qua e là in mezzo al giardino, una galleria tutta finestre sul bosco verde e marmi bianchi un po’ ovunque; e ancora, un terrazzo coltivato con fiori coloratissimi e delle sale degne di una regina, tra tutte, lei…la stanza d’ambra. Un capolavoro di opulenza e ricchezza, saccheggiata durante la seconda guerra mondiale e ricostruita con una fedele copia, questa camera è ricoperta di ambra da cima a fondo e, tutte le sue diverse sfumature creano un movimento quasi poetico. Non si possono fare foto ma in internet troverete qualche immagine che soddisferà la vostra curiosità.
Le altre sale non sono da meno, oro, oro ovunque ed ampie porte finestre che fanno entrare tanta luce e che permettono di godere dello splendido parco esterno.
Il silenzio di questi luoghi è pura magia. Riscopri il gusto della vita, il profumo dell’aria pulita, il suono delle zampetta dei piccoli uccellini che si appoggiano sui rami deboli che cedono sotto il loro leggero peso. Passeggio pensando di calpestare il viale alberato che anche la Zarina ha percorso. Chissà se lo sa che adesso il suo giardino privato è pieno di persone in visita da tutto il mondo. Chissà se sa che si paga un biglietto per gironzolare in casa sua, per fare foto e per restare a bocca aperta mentre vengono attraversati corridoi pieni di specchi e cornici dorate.
No che non lo sa, come potrebbe; eppure una cosa mi fa ridere misurando con lo sguardo la grandezza di questo posto: se ai tempi della zarina ci fosse stata l’ikea…quanti bryggja, ektorp e ung drill avrebbe ordinato?!?



















