Non posso più nasconderlo, sono entrata di soppiatto in questa piccola libreria e sono stata risucchiata da una dimensione sconosciuta, tanto bizzarra, quanto accogliente. Camminando in punta di piedi, facendo attenzione a non travolgere nulla con il grosso zaino che avevo sulle spalle, ho perlustrato l’ambiente come fa un bambino curioso in un negozio di vasi di cristallo, guardando, senza toccare.  Maldestra come sono, avrei potuto fare una strage di libri se avessi messo anche solo un piede in fallo e sapete perché, perché la Piccola Farmacia Letteraria è veramente… ‘piccola’.

Sembra di entrare nella casa di un elfo, uno di quelli di che ti fanno simpatia sin da subito; uno di quegli elfi che tengono la dimora ordinata e che ha sempre una tazza di te caldo pronta per i suoi ospiti. Un elfo allegro e spensierato.

Sono distratta dalle pareti colorate, dagli scaffali pieni di libri e dalle etichette legate intorno ai testi come fossero biglietti d’auguri su dei regali. Con lo sguardo entro nella stanza adiacente, ambiente ancor più modesto nelle dimensioni ma, gradevolmente accogliente e, riconosco subito la padrona di casa. Un metro e ottanta forse più, con un sorriso da cenerentola.  Con una goccia di grazia, un pizzico di eleganza, una scaglia d’ amore e uno spruzzo di allegria…lei ti rapisce in un secondo e ti fa sentire veramente come a casa sua.

Elena a quanto pare esiste un libro per ogni problema: il mal d’amore, la follia, la solitudine e la malinconia. L’importante è, leggere attentamente il bugiardino e domandare alla libraia le giusti dosi di lettura giusto? Anzitutto dimmi un po’ come è nata quest’idea?

‘Più che un’idea, è stata la naturale conseguenza ad un lungo periodo di appassionato lavoro. Ho trentacinque anni e sono stata impiegata per diverso tempo in alcune librerie di catena. Che questo mestiere fosse proprio nelle mie corde, l’ho scoperto ormai da diverso tempo ed è senza ombra di dubbio il lavoro giusto per me.  Avevo però bisogno di un posto tutto mio, volevo una libreria che potesse differenziarsi dalle altre, volevo un luogo con carattere e personalità.. ed è nata la Piccola Farmacia Letteraria all’interno della quale la nostra missione è:  curare i mali che ci affliggono con i libri!’

Ma quanto diamine devi leggere per poter consigliare o sconsigliare ogni singolo libro che hai sugli scaffali?

‘Tanto, ti assicuro, tanto. Non è difficile come si può pensare, leggere è sempre stata per me un’attività piacevole, per questo non faccio alcuna fatica a farlo per parecchie ore la settimana. Da quando ho aperto questa libreria devo ammettere che ho incrementato notevolmente il numero di pagine sfogliate. É quasi una sfida contro il tempo, devo sempre essere aggiornata per poter consigliare al meglio i miei clienti. Se fossimo in un videogioco avrei già superato diversi livelli di difficoltà, ad ogni libro letto… raggiungiungo il livello successivo!’

Praticamente mi stai dicendo che, tra qualche romanzo, dovresti arrivare difronte al drago e salvare la principessa? (Anzi, diciamo il principe! E che cavolo! Se dobbiamo inventarci un videogioco tanto vale renderlo interessante!) D’accordo mi sembra di aver capito che sei una specie di “divoralibri” e la cosa mi crea un velo d’ invidia e, al contempo, una lieve preoccupazione per tutti quei poveri libercoli indifesi che stazionano sulle mensole della tua libreria.   Dimmi Elena, giusto per creare quell’ansia alla Kubrick tra i vari tomi in esposizione, qual’è il tuo genere preferito?

‘Amo i romanzi lunghi con storie complesse e  struggenti!  I gialli e le storie noir sono un’ottima distrazione per la mente dopo letture più impegnative e, i saggi sociologici mi incuriosiscono sempre molto. Del resto sono anche i generi che vendono di più, oltre ai libri per bambini.’

Mi affascina tanto il nome che hai dato a questo posto, mi entusiasma a tal punto da non sapere più se chiamarti libraia o farmacista. La ‘Librista’! Eureka! Non suona male vero?! Bando alle ciance, spiegami come funziona la Piccola Farmacia Letteraria.

‘Entrando si trova subito una vera e propria legenda con tanti stati d’animo, ad esempio: tristezza, felicità, dipendenza da viaggi, insonnia ecc. questi stati d’animo sono associati a dei colori. I colori ti serviranno a riconoscere subito i libri che fanno al caso tuo, su ogni romanzo ci sono dei bugiardini sui quali riporto brevi istruzioni per l’uso, proprio come quelli dei medicinali. In questo modo il cliente ha già delle informazioni utili che lo aiutano a capire l’argomento trattato, lo stato d’animo che scaturisce la lettura di quel testo, gli effetti collaterali e altre piccole curiosità che possono essere determinanti per la scelta del giusto libro!’

Quali sono i mali più diffusi? I tuoi clienti cosa cercano?

‘Ho venduto moltissimi libri che alleviano i problemi di cuore, tanti che aiutano a superare lo stress lavorativo e, non sono poche le persone che chiedono libri per ritrovare la fiducia in se stessi.’

Dimmi la verità, i tuoi libri possono veramente aiutare?

‘Certo che sì! Credo che un libro possa essere tantissime cose, si trasforma piegandosi alle esigenze: è un rifugio, un faro nella notte, una mano che ti carezza, una voce che ti graffia o un’amico che ti fa ridere proprio al momento giusto.’

Sai, ho amato il libro “Walden vita nel bosco”; l’ho scoperto per caso, leggendo quell’orribile (orribile per me) romanzo dal titolo “il cardellino”, libro che, si sarà capito, non mi è piaciuto, ma che mi ha regalato il nome del mio attuale scrittore preferito: Thoreau. Si è fatto voler bene nel giro di qualche pagina…infondo le amicizia vanno proprio così. E tu? Hai uno scrittore preferito?

‘Sono cresciuta con Stephen King quindi è un autore a cui sono legata fin dall’infanzia. Mi piacciono tantissimo Kent Haruf ed Elizabeth Strout, tra gli italiani Margaret Mazzantini e Niccolò Ammaniti.’

Sono entrata nella tua libreria e non ho approfittato della tua gentile accoglienza, eri indaffarata con altri clienti e mi sono servita da sola cercando, tra tanti, il libro adatto a me. Adesso però sono curiosa, quale testo mi consiglieresti?

‘Facile: “Controvento” di Federico Pace e “Atlante leggendario delle strade d’Islanda” di Jón R. Hjálmarsson.’

Titoli accattivanti e, guarda un po’, non li ho ancora sul mio comodino, un buon motivo per tornare a trovarti nella tua Piccola Farmacia Letteraria ma, prima di lasciarti, devo farti un’ultima domanda: che cosa significa il viaggio per te?

‘In realtà io non viaggio moltissimo, almeno non  fisicamente, però, il viaggio può essere tantissime cose e, le parole che mi vengono subito alla mente sono:  cambiamento e confronto. Il viaggio è dialogo con il “nuovo”, con tutto ciò che è diverso da te.

Per questo si può viaggiare in molti modi e, sicuramente…anche con i libri!

 

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