Piazzale Michelangelo, per tutti i’ piazzale.

Ci vollero 18 buoi per trasportare una copia del David fino in cima alla collina. Era il 1873 e da quel giorno  milioni di piccioni si sono appoggiati sulla sua testa (il più delle volte per defecare), miliardi di persone hanno ammirato il suo fondoschiena e  54385 albe, ed altrettanti tramonti, sono passati davanti ai suoi occhi.

Alle spalle della famigerata statua vi è un’enorme targa a memoria dell’architetto Poggi che progettò questa terrazza panoramica conosciuta in tutto il mondo. Erano gli anni in cui a Firenze si respirava aria di rinnovamento, le mura trecentesche vennero parzialmente abbattute per fare spazio ai lungarni ed il Viale dei Colli che conduce quassù in cima, venne ampliato (un tempo infatti ci passavano le rotaie del tram del Chianti che collegavano Greve e i paesi della Val di Pesa al centro cittadino che a dire il vero, adesso sarebbero comode). Il buon Poggi aveva progettato anche altre strutture che però non videro mai la luce, come ad esempio il museo d’arte che lasciò il posto ad un elegante ristorante con una vista privilegiata su Firenze, tutt’ora uno dei più costosi e signorili locali in città.

Fortunatamente da qualche anno il Piazzale è stato delimitato e non è più possibile parcheggiare ‘ndo cojo cojo; ricordo i tempi in cui ero ragazza ed era possibile lasciare motorini e auto ovunque, (letteralmente ovunque!) e il David anneriva con la fuliggine dei gas di scarico (avrà i polmoni più neri di quelli del cammello delle sigarette).

Adesso che i posti auto sono contati, conviene raggiungerlo a piedi e, tra l’altro, le opzioni di accesso sono una più bella dell’altra. Dal centro, e precisamente da Porta San Niccolò, è possibile salire lungo le rampe (anch’esse progetto di Giuseppe Poggi), che non sono altro che larghe scalinate che attraversano il verde della collina. Il percorso è abbellito da nicchie in pietra, vasche rivestite di mosaici e fontane, il tutto è stato recentemente restaurato e rimesso in funzione.

Le altre due opzioni sono: Viale Michelangiolo (da Piazza Ferrucci) o il più lungo Viale Galilei (da Porta Romana), a parer mio queste sono le due strade più belle di Firenze, nonostante il traffico in alcune ore del giorno, e i marciapiedi con le antiche pietre un po’ sconnesse (occhio a dove mettete i piedi!), tutt’e due ti danno la sensazione di camminare in campagna nonostante tu sia in pieno centro. Lungo i viali ci sono anche piccoli giardini, oasi romantiche e rilassanti e delle mirabili ville d’epoca.

Firenze è forse una delle città più incantevoli al mondo, da quassù la si può vedere nella sua interezza. Il Duomo con il suo cupolone, la Torre di Giotto, i campanili del centro, il Ponte Vecchio…è tutto laggiù a portata di sguardo. Le colline in fiore tutt’intorno la incastonano come una pietra preziosa ed è imparagonabile l’atmosfera offerta da questo punto panoramico, non ci sono al mondo né grattacieli né roofs che possono competere con lui.

Non vorrei affatto sembrare campanilista ma, i’ piazzale l’è imbattibile.

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