Una breve traversa alla quale il turista frettoloso e distratto dalle enormi insegne al neon dei negozi griffati, non presterà nemmeno attenzione.
“Guarda che ho già buttato la pasta, la confezione mi dice 8 minuti. Sbrigati!”
Immagino che abbiano appena detto questo al telefono, perché l’uomo davanti a me ha accelerato improvvisamente il passo dopo aver risposto al cellulare. ‘Gli si scuocerà la pasta’ penso.
Ma il tipo brizzolato non è l’unico ad avere premura, qui corrono un po’ tutti, gli unici ad avere un andamento lento e fastidiosamente barcollante sono i cacciatori di acquisti, quei turisti dallo sguardo annoiato e un po’ disgustato, che si guardano intorno con l’entusiasmo di una triglia e l’insoddisfazione di chi non ha trovato ciò che stava cercando. Siamo infatti nel crocevia dello shopping, le vicine Charing Cross e Shaftesbury Avenue, raccolgono una notevole quantità di gente in cerca del giubbotto all’ultimo grido, della nuova maschera viso coreana ai frutti tropicali o di una riproduzione fedele della bacchetta magica di Harry Potter, eppure, proprio qui a due passi dalla fermata della metropolitana ‘Leicester Square’, c’è una breve via che in pochi noteranno e che potrei definire la Monte Napoleone dei lettori o, la Rodeo Drive dei bibliofili.
Ottanta metri di puro godimento per gli amanti dei libri, questa via è elegante, (quasi pretenziosa), accattivante. Costituisce un mondo a sé stante discostandosi dalla frenetica bolgia cittadina, un rifugio culturale, una passeggiata intellettuale. Non a caso lo slogan dei commercianti di Cecil Court recita:
“In the heart of London since the 17th century: the West End’s most distinctive shopping street”
Una accanto all’altra si susseguono le belle vetrine delle librerie a tema; un negozio è specializzato in mappe e cartine, uno in musica e spartiti, poi c’è quello che si occupa di letteratura per bambini e quello con ricchi scaffali riempiti da pezzi unici, antichi e rarissimi. Una libreria nasconde al suo intero un’enorme collezione di libri sull’esoterismo e un’altra ha decine di copie firmate dagli autori più in voga e ricercati del panorama letterario odierno e passato.
Per percorrere un così breve pezzetto di strada, se si è appassionati lettori come me, si rischia di impiegare più tempo di quello occorso per attraversare Hyde Park, l’unica cosa che può far accelerare il passo è sbirciare i prezzi scritti sui piccoli talloncini in cartoncino bianco infatti, se non si possiede un enorme portafoglio (o un portafoglio enorme – pseudo cit.), sarà difficile riuscire a fare compere qui a Cecil Court, gli unici veri affari si possono fare rovistando tra le cassette lasciate fuori dalla soglia d’ingresso dove, ogni giorno, vengono esposti libri a basso costo, stampe e litografie.
Virginia Woolf scrisse: “…talvolta penso che il Paradiso sia leggere, senza fine…”, se fosse davvero così, Cecil Court sarebbe un piccolo angolo perfetto di quel Paradiso.






































