Costruita a metà del 1300 e successivamente ampliata ed arricchita da meravigliosi giardini all’italiana, serre e fontane, questa villa si eleva sulle colline di Firenze in una posizione un po’ decentrata ma che le permette di godere di un panorama privilegiato.
Da fuori non da l’impressione di essere nulla di particolare, residenze come queste abbondano in tutta la Toscana, è solo dopo aver fatto ingresso dal modesto portone in legno che si scopre un ambiente ricco di stanze e di colori al centro del quale vi è un cortile di una bellezza più unica che rara.
Completamente affrescato con un enorme tetto in vetro e corridoi colonnati. Le gesta della famiglia de’ Medici vengono riproposte sulle pareti di questo grande chiostro dove ogni centimetro viene utilizzato per raccontare una storia. E mentre roteo su me stessa stando al centro della sala proprio sotto al grande lampadario di cristallo, mi domando perchè mai non abbiano pensato ad una bella musica di sotto fondo, che ne so, Mozart ad esempio o Beethoven.
Persino nei bagni pubblici, (dove di arie se ne danno a sufficienza) ci sono motivetti che accompagnano le persone nel momento più liberatorio della giornata; per non parlare delle musiche assordanti che vengono fuori dalle grandi casse nei locali mondani dove, per ordinare un bicchiere d’acqua, hai bisogno o di un megafono, o di un corso on-line di trenta lezioni per diventare un mimo professionista. Eccheccazzo dico io, perché in luoghi di straordinaria bellezza come questi nessuno ha mai pensato di accompagnare il visitatore con della buona musica?
Mi metto le cuffie e scelgo la mia colonna sonora per il tour completo.
“Rock your body” di Justin Timberlake. Non c’entra un accidenti con il contesto, ma ormai sto camminando a ritmo e non posso fermarmi. Passo dalla stanza dei biliardi, dove ci sono giochi antichi e divani in velluto, salgo negli appartamenti e mi perdo ad osservare arredamenti e quadri. La carta da parati è diversa in ogni stanza, con colori accesi e decorazioni dorate, se mi mettessi a correre lungo il corridoio attraversando le camere una dietro l’altra in velocità, otterrei lo stesso effetto psichedelico di un caleidoscopio.
Ennio Morricone ha composto le più incredibili colonne sonore per il cinema internazionale, riuscendo a arricchire di sfumature ed emozioni delle immagini, sarebbe bello chiedere a qualche maestro di poter fare lo stesso per i posti della nostra storia. In Italia ci sono decine di migliaia di luoghi creati dal genio di pittori, scultori, architetti, paesaggisti, ingegneri, abbandonati al loro destino e messi in mostra per brevi periodi come abiti in saldo dietro ad una vetrina macchiata di unto e di sudore delle fronti che ci si appoggiano sopra per sbirciare. Non sarebbe più intelligente poterne apprezzare il valore estetico in tutte le sue forme?
Come scrisse Fëdor Dostoevskij : “la bellezza salverà il mondo”, e allora dico io…godiamone di questa bellezza.