Autore: Cyrano de Bergerac
Confesso che ho fatto un po’ fatica, come se gli ingranaggi della scrittura dovessero essere un po’ oleati ma, la storia è talmente assurda che il traguardo dell’ultima pagina, seppur sudato, è stato una conquista.
Questo è un vero e proprio viaggio spaziale, tra Stelle e Pianeti, alla scoperta di mondi sconosciuti. Immaginate di voler raggiungere la Luna e di inventare i più strampalati marchingegni e stratagemmi e, dopo varie prove ed insuccessi, riuscire ad allunare. Cosa ci sarà lassù? Riusciranno a capire che chi hanno di fronte è un uomo proveniente dalla Terra?
Una serie di comiche conversazioni portano alla luce società assurde nelle quali s’incontrano uomini nudi, uomini che camminano a quattro zampe, dove si usa la poesia come moneta corrente, dove sono i giovani a comandare sugli anziani, dove ci sono animali parlanti e città mobili.
A tal proposito, da qualche hanno siamo tutti in fibrillazione per le tiny house e la vita in van, eppure, il buon Cyrano nel 1600 ci descriveva già quello che per noi oggi assume la forma perfetta del concetto di pura libertà e di uno stile di vita wild & free (un po’ modaiolo ammettiamolo):
“L’architetto…costruisce ogni palazzo con legno leggerissimo; sotto, quattro ruote nello spessore dei muri introduce una decina di grossi mantici i cui tubi passano in linea orizzontale attraverso l’ultimo piano, da una facciata all’altra, in modo che, quando si vogliono trasferire le città in un altro luogo, …ciascuno innalza sopra uno dei lati della propria casa un certo numero di vele poste dinanzi ai mantici. E così, avendo teso una molla per metterli in azione, in meno di otto giorni, se si vuole, un continuo soffio emesso da congegni a vento trasporta le case a più di cento leghe di distanza…”
Da questo libro (secondo me) hanno attinto almeno una decina di scrittori (e forse, anche qualche scienziato) che hanno trovato la fama grazie a personaggi ed avventure già descritte da questo ‘guascone’ spadaccino avventuriero.
Dopo aver incontrato la società della Luna, nella seconda parte del libro Cyrano visita il Sole. Nonostante animali parlanti, punizioni esemplari e situazioni descritte in maniera molto simpatica, l’autore affronta tematiche quali, la società perfetta, la politica ed il progresso sociale, cercando di sciogliere la matassa che si forma tra giustizia e ingiustizia, il bene e il male, la vita e la morte, il progresso e il regresso. Ne viene fuori un’interessante critica sull’uomo, considerato un animale che deturpa la Natura e si rovina con le proprie mani, unico essere ad applicare regole ignobili e totalmente incapace di decisioni sagge.
Ci va giù pesante ma, onestamente, come dargli torto, in alcuni passaggi ci si stupisce che sia stato scritto più di quattro secoli fa considerando che riesce a definire in maniera puntuale tutte le azioni umane odierne.
“…l’uomo, così sciocco e vano, che, con la sua anima chiaroveggente, è incapace di distinguere lo zucchero dall’arsenico, …l’uomo, il quale sostiene che non si ragiona se non tramite i sensi, e invece ha i sensi più deboli, più lenti e più inesatti di tutte le creature; l’uomo, che la natura, per far di tutto, ha creato insieme ai mostri, infondendogli tuttavia l’ambizione di comandare su tutti gli animali e di sterminarli….”
L’altro Mondo è l’incontro perfetto tra un romanzo di fantascienza, un testo filosofico ed uno spettacolo comico, (nonostante in alcune pagine ci siano più virgole che parole) il libro è pregno di intuizioni poetiche ed intellettuali.








