Autore: Rolf Potts

“…i turisti se ne vanno da casa per sfuggire al mondo, mentre i viaggiatori se ne vanno da casa per conoscere il mondo…”

Autore di Vagabonding e viaggiatore di lunga data, Rolf riesce a descriverti le sue avventure e disavventure accadute in giro per il mondo, in maniera cinica e appassionata. In questa raccolta d’esperienze Potts ci porta in giro da un capo all’altro del mondo: dalla Birmania a Minneapolis, dal Cairo al Vietnam, dai Caraibi alle rive del Gange.

I suoi racconti sono entusiasmanti, non si può fare a meno di stupirsi per il coraggio e l’invidiabile tranquillità con le quali riesce a divincolarsi dalle situazioni più assurde. Durante un autostop in Lituania, ad esempio, decise di non chiedere mai in quale città venisse accompagnato dalle persone che lo accoglievano in auto perché la sua idea era quella di visitare quello stato fermandosi nei luoghi meno conosciuti dalle rotte turistiche. Era alla ricerca di ‘passaggi senza meta’ diciamo così. Ecco….il primo giorno di autostop, addormentatosi, si ritrovò al confine tra Polonia e Germania. Sorrise, fece spallucce e accolse questo intoppo con il suo salito entusiasmo.

Oppure quella volta in cui, in pieno inverno, decide di prendere una serie di pullman locali (uno più pericoloso dell’altro) per arrivare al più remoto tempio buddista del Tibet. Giungerà dopo giorni, ad un villaggio deserto, dove nessuno pratica la religione buddista e dove nessuno lo comprende e, accolto nell’unica casa con riscaldamento del minuscolo villaggio, si ritroverà a vedere film porno in video cassetta insieme ad un gruppo di uomini elettrizzati dall’idea di mostrare un simile tesoro ad uno straniero.

“Viaggiare è affascinante e rischioso allo stesso tempo perché dà una scossa ai paradigmi e alle abitudini che aiutano a semplificare e interpretare la vita quotidiana. La vita di strada, nel bene o nel male, vivacizza un aspetto silenzioso della realtà e fa capire che i fattori casuali influenzano l’esistenza tanto quanto quelli programmati….”

Si ha proprio l’impressione che nulla possa impressionare Rolf, riesce a scrivere di turismo di guerra e disgrazie con la stessa pacata semplicità con la quale ci presenta una sessione di yoga in India. Le sue pagine sono una luce puntata sui problemi e le differenze (di ogni sorta) che riempiono in mondo; ci descrive la vita di coloro che furono schiavi, di uomini che hanno vissuto sotto i bombardamenti, di avventurieri come lui che da anni vagano spinti da un’immutata curiosità e di sognatori. Dai ragazzi iracheni che si improvvisano guide turistiche per coloro che giungono nelle città colpite per farsi foto in scenari di conflitto; agli aborigeni australiani che, bevendo una birra, ricordano la loro deportazione e ghettizzazione.

Il mondo, nonostante le infinite brutture e tragedie, sembra comunque un posto meraviglioso se descritto dalla penna di Potts. Nulla può scalfire il suo entusiasmo e la sua sensibilità, fa sorridere ma fa anche riflettere, invoglia a visitare delle mete e ci dimostra che, talvolta, è proprio il turismo a distruggerne delle altre.

Un libro ricco di curiosità su popoli, culture e atteggiamenti umani. Una lettura che consiglio per la sua scorrevolezza, ricchezza di contenuti e visione intelligente della vita e del viaggio. Ci sono storie che nessuno vuole raccontare, ma se a farlo è qualcuno come Potts, è un piacere ascoltarle.

“…la vita si vive in avanti, ma si comprende all’indietro.”

 

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