Autore: Stephen Arnott
Un piccolo libro, sia per dimensioni che per lunghezza, contenente 173 stramberie riguardanti credenze e usanze di popoli da tutto il mondo.
Dall’Africa centrale alla Grecia, dalla Cina all’Ungheria passando per il Messico, vengono così svelate superstizioni e rituali messi in atto per avere fortuna, ottenere un buon raccolto, non farsi beccare a rubare o a tradire il consorte, sconfiggere i fantasmi o avere i capelli più lunghi. Più che stravaganze, alcune notizie riportate sono così macabre da far venire i brividi, mentre altre sono talmente assurde che non puoi esimerti dal ridere a crepapelle.
Se vi dicessi che venivano mangiati gatti crudi, piccoli pezzi di cadaveri umani prima che venissero seppelliti e peli pubici di giovani uomini insieme al brodo caldo di pollo?
Se vi raccontassi che in alcuni paesi la donna dopo la morte del marito era obbligata a concedersi a tutti i maschi della città e che in altri luoghi invece bastava il pensiero del tradimento per ucciderla senza conseguenze?
E ancora… se un parente moriva in casa, veniva portato fuori non dalla porta, ma facendolo passare dalla finestra o da un buco fatto apposta sul tetto, successivamente murato per evitare che lo spirito tornasse in casa. In Europa dell’est, per avere un buon raccolto le donne dovevano girare nude tra i campi per giorni interi.
Vi sembrano cose assurde…aspettate di legger queste allora…
…In Francia al primo pesce pescato veniva dato un po’ di vino rosso prima di esser ributtato in mare, lo scopo era di fargli dire agli altri pesci che, abboccando all’amo, avrebbero ricevuto pure loro lo stesso regale trattamento. (sì certo, come no)
La Gran Bretagna è uno dei paesi con più riti e superstizioni, al primo genito maschio, il padre regalava alla moglie una forma di formaggio e ne bucava il centro e, durante il battesimo, il bambino veniva fatto passare all’interno della forma affinché la coppia potesse essere benedetta con altri figli.
C’era un rimedio per tutto a quanto pare: per la tosse, per scongiurare furti in casa, per far innamorare e per evitare di essere infestati da fantasmi.
In Germania i contadini scrivevano lettere ai topi seppellendole nei campi e vicino le porte di casa con scritto ‘per favore topi andate a mangiare nei campi accanto e non entrate nella mia casa’. Un modo gentile per dire ad un ospite che non è gradita la sua presenza.
Ho girato il mondo tra cannibali, santoni e reali scoprendo che in Cambogia il sovrano non poteva essere toccato da nessuno e un giorno, quando cadde dalla carrozza rovinosamente a terra, rimase per molte ore a faccia in giù fino a che un turista non lo soccorse riportandolo a palazzo. Immagino la scena di tutta la servitù e le guardie che, in piedi accanto a lui, lo vedevano soffrire senza intervenire. Un po’ mi fa tristezza e un po’ mi fa ridere.
Della serie ‘parenti serpenti’ in Australia la madre della sposa era considerata così tanto porta sfiga, che i mariti per tutta la vita evitavano persino di guardarla in faccia. In Asia occidentale invece, per augurare una vita piena di fortuna e unione a due giovani sposini, le due famiglie si azzuffavano pesantemente subito dopo la celebrazione delle nozze, dandosele di santa ragione fino ad ottenere almeno un ferito grave e sanguinolento. Se il sangue veniva versato…la fortuna per la giovane coppia era assicurata.
Non conoscevo nessuna di queste usanze, nemmeno quelle attribuite all’Italia e, seppur magari siano scomparse da tempo, fa sempre piacere ricordarsi di quanto l’essere umano possa essere pirla, anche a livelli altissimi.
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