A Firenze in via Giuseppe Verdi c’è una bottega che ha compiuto ben 301 anni di vita! Eh già! Si chiama Filistrucchi ed è il più vecchio negozio della città, è stato fondato nel lontano 1720 e da allora l’attività è stata passata di padre in figlio mantenendo tutta la sapienza e la professionalità degli antichi maestri fondatori. Definirlo un negozio di trucco e parrucco sarebbe a dir poco riduttivo, qui si trasformano le persone in personaggi.

Grazie ad un team di make-up artist e creatori di parrucche ci si può trasformare in chiunque, cambiare i connotati come una spia holliwoodiana o farsi crescere un naso alla Cyrano de Bergerac.

L’attività nasce sotto Cosimo III de’Medici, all’epoca le botteghe dei parrucchieri erano anche barbieri, profumieri, acconciatori, farmacisti, creatori di parrucche, e truccatori. Tutti indossavano parrucche a quel tempo, gentiluomini, dame, cavalieri finanche i servi. C’era una richiesta spropositata di tali accessori e Filistrucchi divenne subito la bottega artigiana più conosciuta.

Dal 18° sec. i maestri Filistrucchi iniziarono a collaborare con i teatri più importanti non solo di Firenze ma d’ Italia e del mondo. Ricordiamo il Teatro della Pergola e il Niccolini nel panorama fiorentino e La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, The Metropolitan Opera di New York, il Boston Opera e molti altri. Grandi artisti si sono affidati alle sapienti mani del team Filistrucchi dagli attori teatrali, a quelli del panorama cinematografico e poi anche ballerini, cantanti lirici e, guardando alle sino più recenti produzioni, troviamo i protagonisti di  documentari e produzioni televisive di Discovery Channel e National Geographic.

Vi snocciolo qualche cliente illustre che sicuramente conoscerete: Carla Fracci, Anna Magnani, Edoardo de Filippo, Luciano Pavarotti, Maria Callas, Ermete Zacconi… i maestri di questo laboratorio lavoravano a stretto contatto con Franco Zeffirelli, Luchino Visconti ed i più importanti costumisti e direttori teatrali del panorama italiano.

La sua insegna in legno passa quasi inosservata, c’è una sola vetrina che espone trucchi da scena e qualche strana parrucca, a nessuno verrebbe in mente che davanti a quella vetrina sono passati centinaia di milioni di persone dal 1700 ad oggi e, a dirla tutta, è proprio questo il bello dei centri storici delle città italiane, come dei bravi dressing make-up artist, nascondo sempre qualche segreto.

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