Nel 1944 centinaia di ragazzi provenienti da un altro continente, molto molto lontano, imbracciavano un fucile e, con le tasche piene di paura, difendevano un Paese non loro in nome di una libertà non loro, per delle famiglie non loro. E qui, tra le colline fredde, sperduti in mezzo al nulla, quei ragazzi, poco più che ventenni, lasciarono la loro vita su questa Terra.

A Castiglion dei Pepoli c’è uno dei 37 cimiteri di guerra del Commonwealth d’Italia. Qui sono sepolti 502 soldati facenti parte della Sesta Divisione corazzata sudafricana. I britannici sono 99, 2 Ufficiali indiani e 401 soldati sudafricani, il maggior numero di caduti sul territorio nazionale.

All’inaugurazione ufficiale del cimitero, il sindaco del paese promise di prendersi cura di questo cimitero e della memoria di questi ragazzi per sempre, e la gente di questa piccola frazione sulla linea gotica mantiene con onore quella promessa. Il cimitero è incantevole, se così si può definire un campo santo. Le lapidi bianche disposte su file su questo leggero declivio sono accarezzate da tutti i colori della Natura. Il prato verde si getta su una vallata segreta concedendo la sensazione d’infinito a questo piccolo spazio riservato.

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