San Diego è bizzarra. I suoi grattacieli argento si specchiano in mare e le palme alte e verdi, come eleganti sentinelle, controllano dall’alto la vibrante vita di questa città.
Passeggiare per queste strade mi da emozioni contrastanti, un secondo mi sento piccola piccola sotto a 60 piani di edificio e l’attimo dopo mi sento libera e padrona del mondo mentre scorrazzo nei giardini del porto, apro le braccia e roteo come una trottola senza filo e assaporo questi spazi sconfinati; il profumo fresco dei fiori si mescola con quello salato del mare creando una particolare fragranza che si appiccica ai pensieri.
Si prende subito confidenza con la vita all’aria aperta qui a San Diego, ci sono moltissime cose da vedere, parchi, giardini, zoo, il piccolo centro con le case basse colorate e i ristoranti che si affacciano sui marciapiedi affollati. Il jogging qui è una cosa seria: il lungo mare è percorso avanti e indietro da ragazze in costume e calzoncini e uomini dal fisico scolpito stretto in magliette sudate.
Non lontano dal porto ci sono le foche che prendono il sole; i gabbiani rincorrono le barche e acchiappano al volo i pezzi di pane lanciati dai turisti. Non c’è traffico ed il silenzio regna sovrano, almeno fino all’ora di cena, quando le strade si riempiono e il locali sovrabbondano.
San Diego è così, è una giovane romantica, una visionaria, un’amante sorridente che ti prende per mano e con un solo sguardo ti fa sentire ancora giovane.