Norba è un’antica Roccaforte risalente al V sec. a. C..
Si tratta di un area di circa 38 ettari circondata da alte mura di protezione (o almeno quello che ne resta), percorrendo la via principale (decumano) è subito evidente di trovarsi all’interno di una vera città con quartieri, strade larghe che permettono il passaggio dei carri e vie secondarie laterali.
Quattro porte permettevano l’accesso alla città: porta Maggiore (dalla quale si accede oggi), Ninfina, Serrone di Bove e Signina.
Pare assurdo che questo strepitoso parco archeologico sia completamente gratuito, è stata una strabiliante sorpresa sopratutto perché è conservato e tenuto in maniera impeccabile. Le pietre che sto calpestando hanno una storia così lontana che è difficile persino immaginarla.
Mentre passeggio tra gli antichi blocchi di pietra, mi superano un gruppo di signore con le sedie pieghevoli sotto il braccio, le osservo e penso: esiste posto più bello dove venire a fare un po’ di sana conversazione? Direi di no. Si accomodano a cerchio nei pressi di un incrocio, intorno a loro i resti di alcune abitazioni.
Adesso sarebbe bello poter girare uno di quei video alla History Channel, quelli che sovrappongono due scene differenti e le sovrappongono creando un incastro perfetto, in questo caso avremmo: il gruppo di amiche sedute in cerchio chiassose, variopinte e con i cellulari in mano e… la fedele ricostruzione di Norba all’epoca della sua fiorente attività con carrozze in lontananza e le voci di un lontano mercato. Capiremmo così l’assurdità della linea spazio-temporale.
Questa foschia rende il paesaggio ancora più magico, il silenzio assoluto viene interrotto dal rumore dei miei passi e dallo screpitio dei rami secchi che si piegano sotto la debole forza del vento. Per chi ha una fervida immaginazione sarà facile inventarsi storie di vita passata legata a questi luoghi. Confesso che a vederla così questa città sembra costruita meglio delle nostre attuali, ci sono marciapiedi larghi e senza buche (clamoroso!), anche la strada, è decisamente di un altro livello, grandi pietre sistemate una accanto all’altra che resistono da secoli senza alcun cedimento mentre il nostro asfalto si sgretola dopo un paio di giorni di pioggia.
Ma io dico…invece di inventarsi cose fantascientifiche che risultano quasi sempre delle stronzate, non si potrebbe prendere ad esempio la façon de faire degli antichi? Tutto ciò che possiamo ancora ammirare dopo migliaia di anni è, correggetemi se sbaglio, senza dubbio costruito in maniera ineccepibile.




























