Letteralmente: pietra sospesa.
Probabilmente il monumento preistorico più conosciuto al mondo. Il cerchio neolitico di pietre risale a 5.000 anni fa circa. Come sono state trasportate le pietre? Come hanno posizionato quegli architravi? Che luogo era? Quali cerimonie venivano svolte? Che significato ha? Perché proprio in mezzo a questi campi che furono ancor prima delle foreste?
Ci sono decine e decine di articoli, pubblicazioni e interviste che annoverano tutti gli studi fatti a riguardo. Negli anni molte delle scoperte e delle teorie sono state confutate e soppiantate da altre teorie, da altre intuizioni. Un altare, teatro di riti pagani, centro di linee energetiche, un calendario solare, sono veramente tante le ipotesi, ciò che ci affascina forse è proprio questo, sapere e non sapere, un po’ come il principio del vedo-non-vedo, possiamo immaginare cosa sia quello che abbiamo difronte, ma il velo di mistero, ci lascia quel margine di mistero che riesce ancora ad affascinarci e stupirci.
Tutto il percorso è organizzato in maniera eccelsa. Sul posto ci sono un bar, numerose toilette, un punto ristoro e un’area ludica per bambini. Consiglio di prenotare dal sito ufficiale per poter scegliere l’orario di visita ma, se non trovate più disponibilità di posti non disperate, nonostante ci siano molte persone, le file alla biglietteria scorrono abbastanza velocemente. I parcheggi sono molto ampi, se al momento dell’acquisto on line avete fatto la donazione in supplemento al costo del biglietto, il posteggio sarà gratuito altrimenti ci sarà una piccola cifra da dare all’ingresso.
Si può raggiungere il sito in tre modi: percorrendo la strada asfaltata, attraversando i campi lungo un sentiero piuttosto lungo in mezzo alla natura o, più comodamente, ci si può arrivare prendendo gli autobus gratuiti che partono vicino l’uscita dello shop.
Ho trovato una giornata particolarmente calda e insieme a me c’erano forse 500 persone o qualcosa in più, nonostante la grande affluenza, ci sono delle corde a protezione di tutta l’area posizionate in maniera intelligente che permettono di fotografare tutto il luogo a 360° il più delle volte senza nemmeno percepire la folla che sta dall’altra parte.
Togliete le scarpe, camminate a piedi nudi su questo prato pulito e curato. Assurdo il silenzio che ci circonda anche se siamo tantissimi. Nonostante ci sia una continua richiesta di scattare delle foto, nonostante ci siano decine di giovani che non la smettono di ridere mentre si mettono in posa per un selfie e nonostante le braccia tese ad indicare un punto del cerchio e le lunghe conversazioni di entusiasmo…insomma, nonostante tutto e tutti…c’è silenzio!
Forse siamo veramente in presenza di un’energia particolare, una forza nascosta nel terreno; quello che ho percepito è un gran senso di pace, una felicità calma, composta, che ha invaso tutto il mio corpo solleticando lo spirito. Una bella sensazione di rilassamento, non c’è dubbio. Ancor più della semplicità strabiliante di questo monumento neolitico è proprio quello che trasmette stare al cospetto di questi pietroni forti e immobili.
La visita si può fare in circa un’ora e trenta ma, se volete assaporare appieno questa sensazione di quiete potete sedervi sul prato e restare per un po’ ad ammirare cotanta bellezza.




















