Autore: Ken Jennings
“Shakespeare ha definito l’aldilà come -il paese insesplorato dai cui confini nessun viaggiatore ritorna-“
Questo libro è un pozzo di informazioni e un parco divertimenti. Ken è riuscito a creare una vera e propria guida di viaggio del Paradiso e dell’Inferno, e quando dico ‘guida’ intendo una di quelle super organizzate, schematizzate che sfogli prima di partire per un ‘lungo viaggio’.
All’interno troviamo: indicazioni di percorso e scorciatoie, attrazioni top da non lasciarsi scappare, dove alloggiare, cosa mettere in valigia, dove e cosa mangiare e bere, consigli utili per incontrare i local e…ci sono persino pagine vuote in fondo al libro dedicate agli ‘appunti per il viaggiatore’, sulle quali prendere nota qualora si stia programmando un percorso verso la vita eterna.
“La morte non è una condizione. É un luogo, un viaggio….”
Il tema dell’aldilà è sempre stato e sempre sarà uno degli argomenti che fa più discutere ed incuriosire. Per alcuni un tabù, per altri una cosa di cui non parlare per paura o superstizione, la realtà però è che…morire…è l’unica azione certa della nostra vita.
Jennings affronta la dipartita in maniera meravigliosamente simpatica, mostrandoci quanti diversi Paradisi esistono e quanto inospitali siano gli Inferni ideati da varie culture e religioni. Il libro si divide in sette categorie che danno il ritmo ai vari capitoli: mitologia, religione, libri, film, televisione, musica e varie. Più di cento destinazioni che sono state inventate da dottrine, leggende, autori e registi in tutti questi secoli di esistenza umana.
Ovviamente il punto sul quale tutti (ma proprio tutti) dai quaccheri ai musulmani, dagli inuit ai cinesi, è: se fai il bravo vai sopra, se fai il cattivo finisci di sotto. Un modo di tenere a bada le menti in maniera semplice e pratica. Un popolo che ha paura di bruciare da morto tra fiamme in luoghi bui con corvi che mangiano parti del tuo corpo ancora ancora e ancora, funziona di più di qualsiasi frustata da vivo.
Mentre scorro le pagine mi rendo conto che in tutto il mondo, nonostante le distanze geografiche e temporali, ci sono delle assonanze tra diverse culture e religioni. Gli aspetti maggiormente ricorrenti nel descrivere il Paradiso e l’Inferno sono: l’aver compiuto azioni buone o cattive (come dicevo poc’anzi), gli odori (ovviamente deliziosi sopra la terra e pestilenziali al di sotto), le temperature (brezze piacevoli sù e tremendamente caldo giù), la luce e il buio, la bellezza e l’orrore e….il pus…si ho scritto bene, proprio il pus. Il pus negli inferni di tutte le religioni e credenze pare sia tra le torture orripilanti che va per la maggiore.
Se siete curiosi di conoscere le storie sull’aldilà di tutte le popolazioni della Terra, dalla Grecia all’antico Egitto, dallo shintoismo ai norreni, questa è la giusta lettura. Fate solo attenzione al capitolo sui film (spoilera il finale!)
“La vita è praticamente un grande videogioco e solo chi ha punteggi alti va a finire nella parte buona…nei nostri tempi moderni, è difficile fare qualcosa di buono senza avere doppi fini, e dalla fine del XV secolo a oggi, nessuno si è guadagnato un posto nella parte buona…”
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