Mi trovo a Edimburgo, sprovvista di auto e con del tempo libero. Prenoto quindi un tour di un giorno attraverso le Highlands.
Mentre il pullman corre lungo le strade prive di traffico della campagna scozzese, tengo gli occhi incollati al finestrino. Ci sono case meravigliose, e in poco tempo inizio a fantasticare ad occhi aperti su come potrebbe essere la vita in uno di questi piccoli paesini. Svegliarsi al mattino, scendere al piano di sotto calpestando degli scalini in legno che scricchiolano e cigolano, fare colazione guardando fuori dalla finestra il piccolo bosco e i prati verdi mossi dal vento. Infilare l’impermeabile sopra il pigiama, mettere gli stivali di gomma cercando di calzare tutto il pantalone in pile giù fino alle caviglie, andare fuori a prendere un po’ di legna per il camino ed un ciuffo di rosmarino per le patate. La casa col suo buon odore di legno e biscotti. Preparare un dolce di mele con cannella e…vabbè ci siamo capiti io invidio alla follia Kate Winslet che, in ‘l’amore non va in vacanza’ sorseggia il tè nel suo cottage da sogno.
Chilometro dopo chilometro ne vedo tantissimi, di cottages, sono molto distanti gli uni dagli altri, direi isolati e sembrano quasi volersi nascondere tra gli arbusti di un torrente in piena e le curve morbide delle colline.
E mentre continuo a fantasticare di intrattenermi in una cena a lume di candela con Jack Black, le case scorrono sotto al mio naso veloci e sfuggenti e il panorama si tinge di verde. Nelle Highlands scopro uno dei luoghi più suggestivi d’Europa. Colline rigate dall’acqua e valli in fiore attraversate da limpidi fiumi.
Per questo prediligo sempre viaggiare in automobile, perché posso fermarmi ogni volta che incontro una meraviglia del genere. Le colline si allontanano mio malgrado, posso solo immaginare come dev’essere rilassante sdraiarsi al sole sul prato a rimirar le nuvole che sfiorano leggere le punte degli altipiani.
A Glencoe la natura selvaggia ti sbatte in faccia tutta la sua bellezza. Così, con arrogante semplicità. Colline che hanno fatto da scenario a film come Braveheart, Harry Potter, Skyfall. Colline che ancora una volta attraverso troppo velocemente per i miei gusti, senza poterne godere appieno lo spirito ribelle e il profumo di rugiada.
Questa è la patria del whisky, del cachemire e del fish and chips. Vattelappesca non ricordo dove, ho mangiato uno dei pesci fritti più buoni della mia vita.
É una zona con pochissimi abitanti e pochi turisti e questo le dona a mio avviso, un fascino ancora più interessante.
Il castello di Urquhart, o almeno quello che ne resta, si affaccia sul lago di Loch Ness. Quante volte l’immagine di un dinosauro dal collo lunghissimo è apparsa in qualche cartone animato, su qualche figurina o stampata su qualche dolciume? Una miriade di volte, eppure, anche se so che si tratta solo di una fantasia, mi ritrovo in mezzo al lago e cerco di avvistarlo. Nessie però non si fa vedere. Sarà un drago? Sarà un pesce gigante o un enorme serpente? Chi può dirlo.
Di questi animali fantasiosi e fantastici non ne so un granché. Mi limito a sperare nella magia, come fanno i bambini, perché sarebbe incredibile scoprire che esistono i mostri (quelli buoni però) e i super poteri e la pentola piena di monete d’oro in fondo all’arcobaleno. Chi di voi almeno una volta nella vita non ha desiderato di andarla a cercare pensando fosse proprio “laggiù a due passi!”o non si è ritrovato a camminare in un bosco col desiderio di incontrare un folletto?
Gli atteggiamenti infantili che forse dovremmo portarci dietro sono proprio questi, quelli leggeri, ironici e pieni di allegria, quelli che ti spingono a sognare e a sperare, quelli che…se incontri una vacca Highlander le chiedi “Hey! Ma chi è il tuo parrucchiere? Hai una messa in piega da urlo!”






























