Quando si dice che viaggiare è utile, non è perché non si ha voglia di fare nulla se non gironzolare per il mondo senza alcun tipo di responsabilità o legami, (beh forse anche) ma perché è proprio durante il viaggio che ti possono venire in mente idee grandiose.
Un po’ come è successo al signor Baudis, sindaco di Toulouse negli anni ’80 che, dopo aver visitato un giardino in stile nipponico nella città di Dublino, decise di progettare e realizzare un ambiente simile nella sua città a pochi passi dal centro.
Un’iniziativa che sarà sicuramente piaciuta ai tolosani che continuano a recarsi in questo splendido angolo di Giappone per rilassarsi ed evadere dal caos cittadino.
Il parco non è molto esteso ma ha tutti gli elementi caratteristici dei giardini esistenti a Tokyo sin dalle epoche di Muramachi ed Edo. Ci sono le basse colline che ne movimentano il percorso, un enorme varietà di alberi, arbusti e piante da fiore dell’Estremo Oriente, c’è il palazzo del tè che affaccia sul laghetto e un piccolo ponte rosso che impreziosisce l’ambiente. Ci sono la statua di Buddha e piccole lanterne in pietra, un breve sentiero tra le canne di bambù e un grande Karesansui, il giardino secco formato da piccole pietre e decorato con solchi di figure concentriche od ondulate, che conosciamo come giardino zen.
É tutto molto curato, dalla potatura delle piante ai sentieri con le pietre lisce; le carpe Koi nuotano leggere a pelo d’acqua e, nonostante i grandi viali della città non siano molto distanti, si riesce a godere di un piacevole silenzio.
Non c’è niente da fare, puoi costruire palazzi di cento piani, piscine, palestre e centri commerciali pieni di ogni tipo di svago e tecnologia. Puoi riempire le vie di schermi al plasma, di mezzi veloci e musiche di ogni genere ma, nulla di ciò che può essere realizzato dall’uomo potrà mai eguagliare ciò che crea la Natura. Nulla.
E qui, in un luogo come questo, capisci quanto un piccolo arbusto o un fiore che galleggia possano darti molto più di quando tu possa comprare fuori da queste mura. Del resto è dai tempi di Cicerone che i grandi pensatori ci ricordano che: passeggiare in giardino, è l’attività più riequilibrante che si possa fare.
Come scrisse Okakura Kazuko: un giardino è come un amico che puoi andare a trovare in qualsiasi momento.