Il palazzo di Orsanmichele ha una facciata meravigliosa, decorata da una sequenza di nicchie che ospitano i Santi protettori delle varie Arti, impreziosita da decori scolpiti nella roccia e con un’altezza che spicca tra i palazzi circostanti ma…è al suo interno che dà il meglio di sé.
Piazza di Orto San Michele, così di chiamava questo luogo nella prima metà del 1200. Qui si svolgeva il mercato del grano laddove un tempo (già nel IX secolo) sorgeva un oratorio. Dopo un disastroso incendio, nel 1337 il Comune di Firenze diede il via ai lavori per la costruzione del palazzo che possiamo ammirare ancora oggi, la struttura venne ultimata dieci anni dopo e grandi nomi presero parte al progetto come ad esempio: Andrea Pisano e Bernardo Daddi, che dipinse la Madonna delle Grazie che campeggia sul tabernacolo di marmo dell’Orcagna.
La funzione della struttura era quella di ospitare il mercato al piano terra ed il deposito dei cereali al piano superiore perciò, il luogo di culto ed il museo che oggigiorno possiamo ammirare in tutto il loro splendore, non sono altro che… l’antico granaio della città!
Passeggiando all’interno della cappella si possono notare, lungo le pareti laterali, delle fessure scanalate, queste, erano i vecchi scivoli che permettevano ai lavoratori del piano alto, di scaricare il grano al piano inferiore affinché si potesse procedere alla vendita. Ci sono anche botole e nicchie in pietra adibite a toilette, insomma, un vero e proprio mercato e luogo di lavoro.
La chiesa ha una bellezza delicata, col suo pavimento a scacchi bianco e nero, le decorazioni delle volte e le finestre con rosoni di vetro colorato, creano un’atmosfera magica. Ma la parte più particolare della visita è sicuramente il camminamento che collega Orsanmichele alla struttura adiacente. Il corridoio esterno infatti, permette di vedere dall’alto le vie del centro della città e questa è una prospettiva insolita. Si possono così apprezzare da vicino le bifore in marmo bianco e le decorazioni in pietra che appaiono come merletti e ricami.
Attraversato il passaggio sopraelevato si accede ad uno stanzone fuori misura che oggi ospita il museo delle sculture. La semplicità dell’ambiente gli conferisce un’eleganza senza tempo e, nonostante siano d’indubbio valore e bellezza tutte le statue dei Santi esposte al centro della sala, sono le tozze colonne in pietra forte, il pavimento in cotto e le volte in mattoni rossi, che creano davvero un grande effetto scenografico.
Salendo delle scale in ferro, si arriva poi al fulcro della visita. Uno dei luoghi meno conosciuti e visitati di Firenze nonostante abbia una delle viste più gradevoli sul centro città. Si tratta infatti di un open space dai soffitti altissimi e completamente circondato da enormi finestre che affacciano a trecentosessanta gradi sulle strade del centro storico. La cupola del Duomo, il Campanile, Palazzo Vecchio, Piazza della Repubblica, i tetti e le terrazze più eleganti di Firenze, tutto a portata d’occhio.
Una volta raggiunta la vetta non si può far a meno di essere rapiti da questo panorama urbano e, sebbene il bello stia negli occhi di chi guarda è vero, questa vista, ne sono certa, metterà tutti d’accordo.