Andare in giro per le strade di questa fantastica cittadina gallese è come volare a cavallo di un unicorno variopinto.

Questo paesino sul mare è pieno di colori, probabilmente uno dei centri più allegri che abbia mai visitato. Vi ricordate quando da piccole cantavamo a squarciagola  “volaaa mio mini pony, volaaa” e facevamo roteare in cielo il cavallino dalla criniera color pastello e la coda piena di brillantini? Nel cartone animato gli animaletti senza zoccoli (li disegnavano così) lasciavano scie di colore su tutto ciò che sorvolavano, un po’ come fanno gli aerei in cielo per capirci. Forse, dico forse, beh insomma non voglio dare false speranze ma, forse, sopra Tenby vola ogni giorno un branco di cavalli cornuti, per questo è tutto così vivace.

Parcheggiamo vicino la spiaggia al di sotto del centro. Ci sono molte persone a prendere il sole, altre galleggiano in acqua abbracciate a ciambelle a forma di animali, e qualcuno attende che la carne sia ben grigliata e improvvisa un barbecue sulla spiaggia. E’ uno spazio talmente grande che non ci si può dar fastidio tra vicini di ombrellone. Ci sono le docce, fontanelle e bagni pubblici, tutto molto pulito.

Dalla spiaggia delle scalette portano direttamente in paese; il centro è racchiuso da vecchie mura in pietra che si fondono perfettamente con il resto delle abitazioni vicine. Tutte basse e ognuna con il suo colore. Le strade sono strette e decisamente graziose.

Se sei triste e depresso vieni a Tenby! Non puoi tenere il broncio né avere il giramento di palle. Qui c’è il mix perfetto per la felicità. Una spiaggia enorme, educazione, simpatia, pulizia, locali che servono cibi deliziosi e birrerie fronte mare.

Ci sono molte persone anziane con costume e canottiera bianca, coppiette attempate con i loro splendidi capelli bianchi che, seduti ad un tavolino della piazza centrale, si dividono un piatto di fish and chips. Ci sono genitori che tengono per mano bambini che leccano un cono gelato gigante e gruppetti di adolescenti che corrono verso la spiaggia con dei giocattoli sotto braccio.

Si sta bene qui. Si sta molto bene.

Consiglio di passarci un’intera giornata e magari dormirci una notte, sopratutto se trovate una giornata soleggiata e calda come quella che ho avuto la fortuna di avere io. Ma, se come me siete solo di passaggio, gironzolate nella parte del centro antistante l’isolotto, mangiate del buon pesce fresco e andate a mettere ammollo i piedi nel fresco mare della baia.

I gabbiani affamati si gettano a capo fitto sui panini dei turisti e come ballerini riescono a schivare il contatto e a recuperare il bottino. Non ci sono barriere architettoniche per chi ha mobilità ridotta e si respira un’aria rilassata e distesa.

Torniamo al parcheggio percorrendo tutta la spiaggia. L’acqua è rinfrescante e la sabbia è piacevolissima al tatto. Una sabbia che non si appiccica e che non è polverosa.

Mi metto anche io alla ricerca di piccole conchiglie, non so perché visto che poi le lascio sempre qualche metro più avanti, ma è una “caccia” rilassante e, probabilmente non ti senti veramente felice se non la fai almeno per una buona mezz’ora. Cammini a testa bassa in cerca di un tesoro e poi ti arrabbi se la conchiglia è un po’ sbertucciata o forata e la scaraventi lontano con la stizza di uno che non ha preso nemmeno un numero al superenalotto.

Non ho portato il costume perciò non posso comprare uno di quei bellissimi gonfiabili al negozio di giocattoli (peccato accidenti!). Per questo, mentre resto ancora un altro po’ qui seduta a contemplare il mare e il bellissimo paese sulla roccia, non mi resta altro che…mettermi a fare le trecce alle alghe.

Questo sì che è relax!

You May Also Like

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *