Lord Byron scriveva in “Vi è un incanto nei boschi senza sentiero”

Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un armonia nel frangersi delle onde.

Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l’universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.

 

Lo dicono studiosi, scrittori, filosofi e lo dico anch’ io: passeggiare in mezzo alla natura elimina lo stress.  Sfido chiunque ad avere pensieri negativi o a provare noia, fastidio o disagio mentre cammina attraverso un fitto bosco o quando attraversa un prato verde fiorito. Impossibile.

Passeggiare nel bosco non solo ti permette di vedere ciò che Madre Natura crea: l’eleganza di un filo d’erba, la forza di un rampicante, la stravaganza dei colori di un fungo ma è, sopratutto, salutare. Henry David Thoreau ne fece una vera e propria filosofia di vita.  Non fu l’unico a sottolinearne l’importanza e a professare il ritorno ai luoghi incontaminati, se ci spostiamo  dall’America del 1800 al Giappone degli anni Ottanta, troveremo addirittura la coniazione di un nuovo termine per descrivere questa attività: Shinrin-Yoku che significa letteralmente ‘bagno di foresta’. Una disciplina che come ben si può dedurre, sottolinea l’importanza dell’immersione nella Natura a 360° addirittura coinvolgendo tutti e cinque i sensi.

Torniamo in Italia. Il CAI (Club Alpino Italiano) fondato nel lontano 1863, ci permette di percorrere in sicurezza sentieri in luoghi incredibilmente affascinanti grazie alle inconfondibili strisce rosse e bianche e alle preziosissime insegne in legno (indicanti sempre la distanza da un punto all’altro e i tempi di percorrenza) saggiamente posizionate ai bivi o sugli incroci di strade.

Il percorso ad anello che abbiamo scelto ci permette di camminare lungo parte del sentiero numero 6 e parte del sentiero numero 6B.  Si sviluppa su circa 11 km e prevede alcuni guadi (che ovviamente abbiamo affrontato saltando come stambecchi da una masso all’altro finendo puntualmente per immergere entrambe le scarpe all’ultimo balzo), delle salite piuttosto impegnative, un lungo tragitto immerso nel bosco e delle strade in mezzo a radure e campi  dai quali si godeva la vista su paesaggi molto suggestivi.

Perciò…se vi trovate nei pressi di Firenze e sentite il richiamo della Natura, questo trekking rilassante di circa tre ore e mezzo, è il percorso che fa per voi!

 

 

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